ESPAÑOL, ¡QUÉ PASIÓN!

¡ Hola, amigos lectores! A scrivervi sono io, Valeria. Vi chiederete cosa ci faccio in questa sezione; no, tranquilli non è un errore! Oggi ho lasciato i miei “rostros” e ho indossato il grembiule. La mia decisione nasce dal fatto che, purtroppo, non essendo ancora stata in Spagna, non ho mai assaggiato un piatto del posto. E allora ho pensato: “ ¡ Lo hago yo un plato espa ñ ol !” Ed eccomi qui: ho consultato la mia amica ˗e collega˗ Cecilia, che mi ha proposto di fare un piatto che ha assaggiato durante il suo soggiorno Erasmus in Spagna: “el salmorejo cordobés”! E così, come direbbe qualcuno: DETTO, FATTO! Vi racconto come ho fatto; è semplicissimo, lo consiglio a tutti! 😊 Entonces… INGREDIENTI- per due coppette di “salmorejo” Per la crema: 200 gr di pomodori maturi 50 gr di pane raffermo 150 ml di acqua 2 cucchiai di olio Un pezzetto d’aglio (per la precisione un quarto) Sale e pepe Q.B. Per la decorazione: 1 uovo  Due/tre fette di

Carissimi lettori, mi presento, mi chiamo Giusy, ho 26 anni, sono una ragazza estroversa, vulcanica e pronta a sperimentare in cucina soprattutto quando si tratta di dolci; sia perché sono golosissima ( se fosse possibile vivrei sempre circondata dal cioccolato e da creme pasticcere!!!) sia perché cucinare dolci mi rilassa e mi permette di esprimere tutta la mia creatività e perché no..fare uscire il lato dolce del mio carattere 😊 Nel frigo di casa mia non mancano mai le uova, il burro e la panna perché almeno una volta a settimana devo sfornare una torta! E’ tutto merito di una delle persone più importanti della mia vita , mia sorella, che tra una ciambella e l’altra, mi ha trasmesso questa passione smisurata per i dolci, ed infatti durante le ricorrenze come compleanni e onomastici, festività come Natale e Pasqua, mi calo nei panni di una pasticcera, e munita di frustino e frullino inizio “a dar vita” alle mie creazioni dolciarie. Insieme a mia sorella ho creato un ricettario

¡ Hola! Sono Alessia e oggi voglio parlarvi di una città che amo profondamente perché da lì tanti anni fa, grazie a una Borsa di Studio Erasmus, è iniziato il mio viaggio nel mundo hisp á nico. Vi racconto Alicante. Purtroppo, non ho avuto modo di visitarla di recente ma, nella mia mente, sono molto chiari i ricordi della città che, per qualche mese, è stata casa mia. Devo ammettere che prima che l’Università di Alicante organizzasse e tenesse un Corso di Lingua Valenzana (che è una varietà di Catalano) presso la nostra Università a Messina, non sapevo molto su questa ridente città sul mare e sono felice di averla scelta come destinazione Erasmus. Alicante è la città del Sole (e forse non è un caso che il suo nome romano fosse Lucentum ossia “La citta della Luce”), del mare, delle spiagge di sabbia finissima, della movida del centro storico e anche se, magari, non può competere con città più ricche dal punto di vista monumentale, per me è una bellissima città a misura d’uomo.

Ciao a tutti, sono Roberta. Ho deciso di iniziare a parlarvi delle caratteristiche culinarie spagnole partendo proprio da un’esperienza che ho vissuto in prima persona qualche anno fa. Mi riferisco al mio soggiorno a Siviglia, una città che mi ha stupita per la sua straordinaria capacità di farmi sentire a casa. Faccio una premessa dicendo che io in primis non sono un’esperta di cucina, ma parlo da italiana che per la prima volta si è ritrovata a dover soggiornare in Andalusia per motivi di studio. Da attenta osservatrice quale sono, ho avuto modo di costatare molto sulle abitudini del posto, anche se in poco tempo. Una delle prime cose che ho notato è che gli spagnoli hanno un’alimentazione simile alla nostra. Mi era capitato prima di questo viaggio di soggiornare in Francia e le mie impressioni sono state totalmente diverse. Probabilmente per questo motivo ero un po’ prevenuta, e allo stesso tempo preoccupata, all’idea di dovere lasciare nuovamente il mio Paese e rinunciare al nos

Hola chicos, soy Cecilia.  Il nostro viaggio in Spagna insieme a voi è iniziato dal Nord, per arrivare alla capitale ed infine in Andalusia. Grazie ai consigli di Roberta abbiamo scoperto come, anche le città più piccole, e probabilmente meno conosciute da noi, costituiscono luoghi davvero interessanti da visitare. Dopo la prima tappa al sud, precisamente a Huelva, ho deciso di continuare il viaggio proprio in Andalusia, una regione unica, magica e piena di colori.  ¡ Cuidado queridos lectores!  la mia non vuole essere una guida turistica, piuttosto un racconto delle mie impressioni e delle mie avventure nelle città andaluse.  Inizierei col parlarvi della città che mi ha catturato il cuore: Siviglia!  Probabilmente si prova la sensazione di avere le farfalle nello stomaco quando ci si imbatte nel ragazzo dei propri sogni, ecco io le farfalle nello stomaco le ho provate quando un giorno, dopo la mia prima lezione da studentessa Erasmus, attraversando il cancello del parco di