A VER EL MUNDO HISPÁNICO - SEVILLA
Hola chicos, soy Cecilia.
Il nostro viaggio in
Spagna insieme a voi è iniziato dal Nord, per arrivare alla capitale ed infine
in Andalusia. Grazie ai consigli di Roberta abbiamo scoperto come, anche le
città più piccole, e probabilmente meno conosciute da noi, costituiscono luoghi
davvero interessanti da visitare.
Dopo la prima tappa al
sud, precisamente a Huelva, ho deciso di continuare il viaggio proprio in
Andalusia, una regione unica, magica e piena di colori. ¡Cuidado queridos lectores! la mia non
vuole essere una guida turistica, piuttosto un racconto delle mie impressioni e
delle mie avventure nelle città andaluse.
Inizierei col parlarvi
della città che mi ha catturato il cuore: Siviglia!
Probabilmente si prova la
sensazione di avere le farfalle nello stomaco quando ci si imbatte nel ragazzo
dei propri sogni, ecco io le farfalle nello stomaco le ho provate quando un
giorno, dopo la mia prima lezione da studentessa Erasmus, attraversando il
cancello del parco di Maria Luisa mi sono ritrovata davanti ad uno spettacolo
unico: Piazza di Spagna!
Ditemi voi come vi sareste
sentiti di fronte a tanto incanto! Sarò pure esagerata, ma questa piazza ha un
fascino davvero unico! Anche la sua struttura è caratteristica, in quanto
presenta una forma circolare che indica l’abbraccio della Spagna e delle sue
antiche colonie, inoltre le panche decorate con marmo e ceramica rappresentano
le quarantotto province spagnole.
Nella Plaza de España
erge una statua in bronzo di don Aníbal
González, creatore della piazza, che osserva con ammirazione questo
luogo unico. Vi starete chiedendo: “cosa avrà di così interessante una statua??”
Ecco me lo chiesi anch’io, e, dato che la curiosità è donna, domandai ad un viejito di raccontarmi qualcosa su Plaza
de España e lui mi spiegò tutto con grande amore ed entusiasmo che mai potrò
dimenticarlo (anche perché quel signore aveva un accento andaluso molto marcato
che mi rese davvero difficile la comprensione). “Oye hija” – mi disse – “esta
estatua guarda un secreto”. La statua, mi disse, nasconde un segreto che pochi
conoscono; in essa vi sono tre mani di bambini, che sono le mani dei figli dei
tre artisti commissionati di scolpire la statua di don Aníbal González, i quali ebbero un figlio ciascuno durante i lavori e
decisero di dedicare a loro un piccolo spazio nascosto. “Además” – continuò
quel signore – “cuenta la leyenda Sevillana que si encuentras y tocas las
manitas tendrás muchos hijos.” Ecco io trovai le manine nascoste sotto la
statua… chissà se la leggenda un giorno si avvererà 😂😂😂
Oltre a Plaza de España,
Siviglia possiede molti altri luoghi interessanti da visitare, ma direi meglio
da vivere; pensate che la sede universitaria in cui studiavo era una fabbrica
di tabacco nel passato ed ogni giorno mentre ero a lezione mi imbattevo in turisti
che visitavano la Real Fábrica de Tabacos, oggi sede de la Universidad de
Sevilla.
Era davvero stupendo
poter uscire da lezione e “dar un paseo” lungo la Avenida de la Costitución
fino ad arrivare alla cattedrale di Santa Maria, affascinante per il suo stile
gotico e anche rinascimentale, all’interno della quale si può ammirare la tomba
che si dice che contenga i resti di Cristoforo Colombo.
Vi consiglio di dedicare molto tempo alla cattedrale per poter apprezzare ogni suo elemento e per poter salire sulla sua maestosa torre campanaria: la Giralda, emblema di Siviglia.
Vi consiglio di dedicare molto tempo alla cattedrale per poter apprezzare ogni suo elemento e per poter salire sulla sua maestosa torre campanaria: la Giralda, emblema di Siviglia.
Devo ammettere che
arrivare in cima alla Giralda, per me che sono una pigrona, è stata davvero un’impresa
ardua, ma vale la pena raggiungere la vetta per poter ammirare dall’alto
la città.
Dopo la visita alla cattedrale e la faticosa salita sulla Giralda, vi consiglio di fare un "descanso" in qualche terrazza nei dintorni, magari "tomando una copita" e vedrete che spettacolo!!
Dopo la visita alla cattedrale e la faticosa salita sulla Giralda, vi consiglio di fare un "descanso" in qualche terrazza nei dintorni, magari "tomando una copita" e vedrete che spettacolo!!
Proprio vicino alla
cattedrale si trova il Real Alcázar, il palazzo reale, di stile moresco che
racchiude al suo interno sale, patios e giardini ricchi di vegetazione e
fontane spettacolari.
Addentratevi poi nel Barrio de Santa Cruz in cui perdersi (non lo dico metaforicamente, ma letteralmente in quanto mi è capitato spesso di smarrirmi) nelle piccole e pittoresche strade di uno dei quartieri più caratteristici della città.
Ci sarebbe molto altro da
dire sulla città di Siviglia, ma credo che mi limiterò a consigliarvi altri due
momenti da vivere in questa città andalusa. Rilassarsi un po’ percorrendo il paseo de Cristóbal Colón lungo
il fiume Guadalquivir, sarà quello che vi
occorre dopo una giornata piena. La bellezza della Torre Del Oro e l’incanto
del Puente de Triana che si specchia sul río, vi faranno sognare ad occhi
aperti!
Ho tralasciato davvero
molto della città, ma ripeto, il mio obbiettivo era quello di raccontarvi le
mie sensazioni di fronte a questa incantevole città. E, come avrete notato,
sono totalmente innamorata di Siviglia!
Vi lascio raccontandovi un’altra curiosità che mi disse quel simpatico viejito incontrato a Plaza de España a proposito del simbolo che si trova lungo le strade della città:
Vi lascio raccontandovi un’altra curiosità che mi disse quel simpatico viejito incontrato a Plaza de España a proposito del simbolo che si trova lungo le strade della città:
NO8DO è il simbolo del
comune di Siviglia ed è quasi un rebus perché è composto dalla parola NO, da qualcosa
di simile ad una matassa di lana (MADEJA) e dalla parola DO: “no-madeja-do”,
ossia un acronimo per “no me ha dejado” (non mi ha lasciato). Si dice che con questa
frase il re medievale Alfonso X il Saggio volesse ringraziare la città per non
averlo abbandonato durante la lotta della Spagna cristiana contro quella
musulmana.
Devo ammettere che
anche a me Siviglia “no me ha dejado”!
Ciao Cecilia! Grazie per questo fantastico giro virtuale attraverso le strade, le leggende e i monumenti di Siviglia!
RispondiEliminaSpero di poterci andare presto anche io, così...chissà! Anche io sentirò le farfalle nello stomaco come te!
Hai mai pensato di fare la guida turistica?
Caro lettore, in realtà non ho mai pensato di fare la guida turistica, ma chissà, potrebbe essere un'idea per il mio futuro :) E tu, cosa aspetti per il prossimo viaggio? Ricordati che "quien no ha visto Sevilla, no ha visto maravilla."
EliminaGrazie per aver fatto conoscere questa meravigliosa città. Spero che in estate riuscirò a visitare Siviglia e magari con te come guida :) sono certo che ci racconterai al meglio la storia di questa città
EliminaCiao Cecilia,
RispondiEliminaSono una studentessa Erasmus che durante la sua permanenza in Spagna ha visitato Siviglia. Ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza, sono riuscita a conoscere ed amare ancor di più questa splendida città e perché no? Magari tornare a visitarla quanto prima. Un abrazo a todos los amigos ;)
Adoro Siviglia! Ci sono stato ben due volte, ma non conoscevo il segreto delle mani e nemmeno quello del Nodo. Ogni tanto la curiosità femminile è utile ;)
RispondiEliminaCiao Cecilia!!! Grazie per aver raccontato la tua bellissima esperienza! Spero un giorno di poter fare lo stesso!! :)
RispondiEliminaCiao Cecilia! :) ho visitato anch'io questa magnifica città e come te ne ho subito il magnifico fascino! Grazie per questo "tuffo virtuale" nel passato! :D
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