NON SOLO SPAGNA - ITALIA

Ebbene sì cari lettori, avete letto bene “NON SOLO SPAGNA – ITALIA”.
Vi starete chiedendo: “ma cosa vorrà dire?”. Eccomi ancora qui, ad “indagare” sulle differenze tra due Paesi: Italia e Spagna, stavolta cercherò di raccontarvi non solo le  differenze, ma anche le somiglianze.
Iniziamo dalla lingua. A chi, come noi studenti di lingue, non è mai capitato che qualcuno dicesse: “sarà semplice parlare lo spagnolo, basta aggiungere una s alla fine di ogni parola!”. Ecco immagino che tutti, me compresa, al primo approccio con la lingua abbiamo pensato questa sciocca soluzione della s a fine parola. Sì, è proprio una sciocchezza!
Sebbene lo spagnolo e l’italiano siano entrambe lingue romanze derivanti dal latino, esse, dopo la caduta dell’impero Romano intorno al 5° secolo, hanno subito una serie di cambiamenti nella sintassi, nella morfologia e nel lessico tanto da renderle diverse tra loro. Chiaramente la parentela tra spagnolo e italiano è una delle più strette e le corrispondenze lessicali, e talvolta anche grammaticali, portano ad avere la sensazione di comprendere più facilmente l’altra lingua. 
Secondo me sono proprio le somiglianze a creare maggiori problemi a noi studenti perché spesso si tende a tradurre usando strutture italiane, dimenticando invece che la grammatica spagnola possiede regole differenti. 
La difficoltà maggiore sta proprio nella grammatica, nei verbi e nelle costruzioni piuttosto che nei vocaboli che spesso sono affini all’italiano, e ancor di più al dialetto siciliano.
Come avrete notato mi piace “indagare” partendo sempre dalle mie esperienze personali, che decido di raccontarvi 😊 Qualche anno fa, insieme ai miei genitori andammo in Spagna ed una sera, di rientro all’hotel, mio padre comincia una conversazione con il tassista. Lui non ha mai studiato spagnolo, ma ha iniziato a parlare usando qualche parola che aveva imparato durante la vacanza e il dialetto siciliano. Mi ricordo che mio padre chiese al tassista “travagghia toda la simana?” [travagghiari in dialetto siciliano, trabajar in spagnolo (lavorare); simana dialetto, semana spagnolo (settimana)] e lui rispose continuando la conversazione.
È incredibile come i due riuscissero a comunicare (quasi) perfettamente tra di loro 😂😂😂 Chiaramente io, che conoscevo lo spagnolo, ero molto divertita nel sentire questa buffa conversazione, ma questo mi ha fatto riflettere su come effettivamente l’influenza spagnola sul dialetto siciliano sia davvero forte. 
In questo influisce la dominazione spagnola che dal 1516, con l’incoronazione di Carlo V, fino al 1713, con la pace di Utrecht, vi fu in Sicilia. L’influenza iberica si sente sia nella cultura che nel dialetto, infatti ci sono una serie di parole dialettali che derivano proprio dallo spagnolo; ecco qualche esempio:

• accurdàrisi - accontentarsi (da acordar)
• ajeri - ieri (da ayer)
• cucchiara - cucchiaio (da cuchara)
• currìa - cinghia (da correa)
• curtigghiu - cortile (da cortijo) / pettegolezzo (da cotilleo)
• dimmura - ritardo (da demora)
• firraru - fabbro (da herrero)
• gghicari o agghicari - arrivare (da llegar)
• isari - alzare (da izar)
• làstima - lamento, fastidio (da lástima)
• manta - coperta (da manta)
• mpanata - impanata (piatto rustico ragusano) (da empanada)
• nsajari - provare (da ensayar)
• scupetta - fucile (da escopeta)
• palumma - colomba (da paloma) )
• pignata - pentola (da piñata)
• pinzeddu - pennello (da pincel)
• simana - settimana (da semana)
• struppiarisi - farsi male, rompersi (da estropear, "guastare")
• taccia - chiodo (da tacha)
• vàia! o avàia - ma và! (da ¡vaya!)
• zotta - frusta (da azote)
• zita - fidanzata (probabilm. da cita, "appuntamento")

Anche per quanto riguarda la cultura e lo stile di vita penso che vi siano somiglianze e differenze tra Italia e Spagna. I due Paesi infatti possiedono una vastità di opere architettoniche e di paesaggi unici che spingono ogni anno migliaia di turisti a visitarli sempre con più frequenza. Le due nazioni offrono svariate attrazioni: musei, chiese, piazze, teatri, playas, cibi, vini, divertimento, che le rendono molto simili. 
In realtà avendo vissuto per diversi mesi in Spagna ho notato alcune differenze tra i due Paesi, soprattutto in relazione allo stile di vita. Credo che quello degli spagnoli sia un po’ più rilassato, la loro giornata infatti non inizia alle prime ore dell’alba come qui in Italia, ma inizia alle 9/10, così come l’orario dei pasti è posticipato (il pranzo alle 15 e la cena alle 22).  Anche la noche diventa più lunga e se noi a mezzanotte ci immaginiamo a letto, loro alla stessa ora preferiscono ritrovarsi con gli amici a bere qualche cervecitas in allegria. 
In questo, così come nella lingua, vedo molte più somiglianze tra Spagna e Sicilia (probabilmente perché la mia permanenza in Spagna è stata proprio nel sud), infatti ho notato che l’accoglienza, la disponibilità, l’allegria, il calore, il legame con le tradizioni, la religiosità e anche lo spirito di festa degli andalusi sono gli stessi che contraddistinguono noi siciliani.

Voi, cari lettori, pensate che Spagna e Italia siano totalmente diverse oppure come me avete trovato dei punti in comune?? Aspetto vostre opinioni a riguardo che sicuramente saranno utili per saperne di più su questi due magnifici Stati europei!!

Hasta pronto, Cecilia 😊



Commenti

  1. Ciao, mi è piaciuto il passaggio dove racconti di tuo padre, simpatico! :)
    Sono anche io siciliano e studio spagnolo da un po'. Studiando il lessico della categoria del cibo, mi sono molto divertito nello scoprire che "anchoas" assomiglia al nostro "ancioi" per definire le acciughe, così come "cerazas" si avvicina a "girasi", per ciliegie.
    Post molto carino e coinvolgente :)

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    Risposte
    1. Si sono davvero molte le parole simili al nostro dialetto, grazie per aver contribuito ad ampliare la lista da me inserita :)

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  2. Fortissimo!! Non ci avevo fatto caso prima!! Ahahah
    Continuate così chicos!! :D

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