LOS ROSTROS DEL MUNDO HISPANO-AMERICANO - FIDEL CASTRO

¡Hola chicos!
E rieccomi qui 😊
Oggi ho deciso di parlarvi di un altro “rostro”, a mio avviso, molto rappresentativo, ma non della letteratura! 😊
Mi riferisco a lui, queridos lectores:



¿Quién es este hombre? Sono sicura che la stragrande maggioranza di voi lo conosca! Per chi, invece, non ha mai visto il suo volto ˗o meglio, il suo “rostro”˗ allora darò qualche indizio.

1)   No es español; es cubano.
2)   Es un político, conocido por una violenta revolución.
3)   Es ligado a la figura de Che Guevara.

Ebbene sì, si tratta di Fidel Alejandro Castro Ruz, meglio conosciuto come Fidel Castro.
Da studentessa di Letterature straniere, ho “incontrato” e conosciuto meglio questo personaggio poco tempo fa e ho deciso di parlarvi di lui, non solo in quanto figura politica molto controversa, ma anche per il suo ruolo nella letteratura, in particolare in quella che possiamo definire “El arte comprometido”.
Cos’è? Pazientate un po’, cari lettori curiosi 😊
Vorrei, prima, presentarvi il “rostro” di oggi!
Castro è soprattutto conosciuto per la sua opposizione al dittatore Batista: nel 1953, infatti, guida un attacco contro la caserma di Santiago de Cuba, che lo costringe a rifugiarsi in Messico. Dopo 3 anni, però, fa ritorno a Cuba dove, con il Movimiento 26 de Julio, dà inizio alla guerriglia contro Bautista: questa si conclude nel 1956, quando Castro, insieme a Che Guevara e i loro seguaci, entrano trionfanti all’Avana. Assume poi la carica di Primo ministro, affrontando i gravi problemi economici e sociali di Cuba. Ciò accade a discapito degli interessi degli Stati Uniti, il che fa crescere le tensioni di Cuba con questo Paese, che tende ad avvicinarsi all’Unione Sovietica; l’isola avvia, così, una politica di tipo socialista. Dopo la crisi del 1962, conclusasi con il ritiro di Cuba dei missili sovietici e l’impegno degli USA a non aggredire l’isola, Castro si orienta verso una politica autonoma. Successivamente al varo della Costituzione cubana del 1976, Castro viene eletto Capo dello Stato, oltre che Presidente del Consiglio dei ministri, comandante delle forze armate rivoluzionarie e Primo segretario del Partito comunista. Si mostra favorevole al blocco sovietico. Dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica, si assiste a quello che viene definito “Periodo especial en tiempos de paz en Cuba”, fase di forte pauperismo e di grande isolamento. Fino al passaggio di consegne al fratello Raúl, avvenuto nel 2006, Castro ottiene una concentrazione sempre maggiore di poteri.

Adesso, però, torniamo a parlare un po’ di letteratura. (Per fortuna per me… e spero anche per voi! 😊)
Vi avevo parlato, all’inizio del mio post, de “El arte comprometido” e adesso vi spiegherò in cosa consiste.
Nel 1961, Fidel Castro, dopo una riunione con intellettuali e artisti, pronuncia un lungo discorso, del quale vi riporto qualche riga:
[…] la Revolución tiene que tener una actitud para esa parte de los intelectuales y de los escritores.  La Revolución tiene que comprender esa realidad, y por lo tanto debe actuar de manera que todo ese sector de los artistas y de los intelectuales que no sean genuinamente revolucionarios, encuentren que dentro de la Revolución tienen un campo para trabajar y para crear; y que su espíritu creador, aun cuando no sean escritores o artistas revolucionarios, tiene oportunidad y tiene libertad para expresarse.  Es decir, dentro de la Revolución.”

Con queste parole, Castro afferma che gli artisti e gli scrittori devono scrivere solo ed esclusivamente a favore della Rivoluzione; nessuno può avere un punto di vista diverso da quello ufficiale. Gli scrittori che vengano meno a queste regole, vengono messi al bando.
“Contra la Revolucíon nada!”, diceva Castro.

Ci sono stati moltissimi intellettuali e scrittori, che sono rimasti a Cuba, accettando le regole dettate da Castro; altri sono stati esiliati; altri ancora hanno cercato i propri spazi autonomi, tentando di raggiungere la libertà espressiva. Tra questi ultimi spicca Leonardo Padura Fuentes.

Ma.. per oggi basta!
Nel prossimo post vi racconterò del mio “incontro” con Padura Fuentes 😊
A presto!

Valeria


Commenti

  1. Interessante il modo in cui hai descritto un personaggio politico in modo neutrale. Aspetto di conoscere Padura Fuentes

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    Risposte
    1. Gracias, Giovanni! :)
      Continua a seguirci
      Valeria

      Elimina

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